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Scarti e frattaglie

Come riutilizzare gli scarti e le frattaglie dei vegetali

Nella cucina Vegan, non si butta via niente, o quasi. Questo, significa che viene posta una particolare attenzione, a tutti gli scarti di lavorazione, impiegandoli, ove possibile, per la preparazione di altre pietanze, oppure, per molti altri utilizzi, facendoli diventare una vera e propria risorsa.

E’ quindi necessario distinguere, quando è realmente scarto e quando è invece spreco.

Questo, viene fatto, nel rispetto di coloro, che vivono delle difficoltà importanti, per quanto riguarda l’accesso al cibo; per combattere un sistema, che prevede, appunto, che debba esistere qualcuno, che abbia difficoltà di accesso al cibo e nel rispetto della Natura, dei meravigliosi doni che fornisce e di cui ci nutriamo, senza mai sprecare nulla.

Ecco quindi, alcuni suggerimenti per riutilizzare scarti e le frattaglie di più frequente utilizzo, derivanti dalle nostre preparazioni in cucina.

(Tratto da: “Come riutilizzare gli scarti delle verdure in cucina e nell’orto” – www.greenme.it – Autore: Marta Albè)

Compost

Quando gli scarti delle verdure sono inadatti a essere riutilizzati in cucina per la preparazione delle vostre ricette, non gettateli semplicemente nel bidone dell’umido, ma utilizzateli per arricchire il vostro compost. Potrete sminuzzarli prima di inserirli nella vostra compostiera, in modo che si degradino più rapidamente. Potrete posizionare il vostro contenitore per il compostaggio nell’orto o in giardino, oppure costruire una compostiera da balcone.

Orto

Sapevate che è possibile coltivare numerosi ortaggi a partire dagli scarti? Conservate la base della lattuga, dei cipollotti, del sedano e dei porri, le potrete interrare in un vaso o nell’orto e assistere alla nascita di nuove piantine. Potrete fare lo stesso con la parte superiore delle carote, ma in questo caso non otterrete nuovi ortaggi, ma delle sementi utili per il prossimo raccolto.

Pesti e creme

Pesti, creme e salsine per condire la pasta. Non buttate gli scarti degli ortaggi. Sminuzzateli e frullateli con un pochino d’olio extravergine per ottenere dei condimenti per i primi piatti o delle delizie da spalmare sul pane. Una salsina sfiziosa si prepara con le foglie dei broccoli, da cuocere al vapore, ripassare in padella e frullare con il peperoncino e l’aglio. Le salsine preparate con gli scarti sono ottime anche per il pinzimonio. Potrete utilizzare, per esempio, le parti verdi dei porri e dei finocchi, i gambi degli asparagi e dei carciofi, i baccelli dei piselli, le bucce di carota e i talli d’aglio.

Chips di bucce

Se volete preparare delle chips croccanti e avete a disposizione degli ortaggi bio, come patate e carote, potrete utilizzare le loro bucce per prepararle. Ricordate sempre di lavare e spazzolare bene gli ortaggi prima di sbucciarli. Le potrete preparare in padella con dell’olio di qualità oppure disporle su una placca da forno, dopo averle condite con erbe aromatiche, e cuocerle fino a quando non diventeranno croccanti.

Infusi e tisane

Per preparare infusi e tisane potrete utilizzare alcuni scarti della frutta, come i piccioli di mela e le scorze di agrumi. Tenete da parte le scorze di arance, limoni e mandarini, lasciatele essiccare e sminuzzatele nel mixer da cucina. Le potrete aggiungere alle foglie di tè per aromatizzare le vostre bevande o nella preparazione delle tisane casalinghe. Potete fare lo stesso con le bucce di mela, da lasciare essiccare, e con i piccioli di ciliegia.

Succhi con l’estrattore

Pezzetti di scarto delle carote, del sedano, dei finocchi o dei cetrioli e foglie commestibili degli ortaggi e delle insalate: quante volte li abbiamo gettati tra i rifiuti senza pensarci troppo? Potrete provare a raccoglierli in una ciotola (da conservare in frigorifero se dovrete attendere qualche ora prima dell’utilizzo) dopo la preparazione dei vostri piatti a base di verdura. Li potrete aggiungere agli ingredienti che utilizzerete per preparare i vostri succhi freschi di frutta e verdura con l’estrattore.

Vellutate

Gli scarti delle verdure potranno arricchire le vostre vellutate in maniera davvero inaspettata. Ecco perché dovreste sempre conservare le foglie, le parti verdi e di scarto di ortaggi come i finocchi, i porri, il sedano, i cavolfiori, la verza, gli asparagi e le carote. Sminuzzate gli scarti, che si ammorbidiranno senza problemi con la cottura.

Composte e marmellate

Potete utilizzare le bucce della verdura e della frutta per arricchire le vostre composte e le vostre marmellate. L’importante è scegliere sempre ortaggi e frutta bio. Potrete arricchire la vostre preparazioni casalinghe con le bucce delle carote, ma anche delle mele, delle albicocche o delle pere, per ottenere delle ottime conserve o dei chutney.

Gnocchi

Forse non ci avevate mai pensato, ma potrete ottenere degli ottimi gnocchi non soltanto utilizzando la parte principale degli ortaggi, ma anche i loro scarti. Tra gli ingredienti più indicati per preparare degli gnocchi ecologici troviamo i gambi degli asparagi, le bucce di carota e le parti di “scarto” (da lessare) di broccoli e cavolfiori.

Frittate, farinate e torte salate

Le farifrittate e le torte salate, sono dei veri e propri piatti “svuotafrigo” più classici, quando si parla di riutilizzare le parti di scarto delle verdure o gli avanzi. Potrete utilizzare gli scarti delle verdure sia per le farifrittate classiche, sia per le farinate preparate al forno o con la farina di ceci. In questo caso, per esempio, potrete aggiungere alle vostre preparazioni foglie di ravanello, parti verdi dei finocchi e dei porri, talli d’aglio tritati, gambi delle foglie di prezzemolo o di basilico, eccetera. Gli stessi scarti, sminuzzati e sbollentati, oppure ripassati in padella, arricchiranno i ripieni delle vostre torte salate.

Infine, un ultimo suggerimento. Non dimenticate di tritare finemente le bucce di carote, cipolle e patate per arricchire la preparazione del vostro dado vegetale fatto in casa.

Le bucce delle banane, finemente tritate e aggiunte alla terra, in un vaso o nel terreno, sono un ottimo fertilizzante naturale per i fiori.

Facendo bollire le bucce delle mele, si ottiene la pectina, presente nelle confetture come gelificante.

Con le bucce delle cipolle rosse o dorate è possibile dare colore a pietanze bianche, togliendole dopo la cottura.

Con i ciuffetti e gli spuntoni dei finocchi tagliati a rondelle sottili, si può realizzare un ottimo risotto, colorandolo magari con un pizzico di curcuma, zafferano o paprika dolce.

C’è davvero da sbizzarrirsi e da divertirsi a cercare informazioni in rete, riguardanti questo argomento: non dimenticate però, di fare vostro ciò che leggete, solo dopo aver provato e constatato i risultati.

Dopo di che, come è sempre auspicabile, entrano in gioco, fantasia e creatività.

Eccone un esempio: abbiamo 4 carciofi, che abbiamo acquistato insieme a fave e piselli, per cucinare l’ottima zuppa Primavera. Dei carciofi però, ci servono solo i cuori, quindi, dopo averli ottenuti mondandoli, scarteremo solo le prime foglie, che sono più coriacee e terremo le altre più morbide, insieme al cuore dei gambi. Con una cipolla, due carote e due coste di sedano, prepariamo un brodo vegetale, al quale uniremo gli scarti utilizzabili dei carciofi preparati in precedenza. Dopo una cottura di un’ora circa, con il giusto sale, filtrare il brodo e conservarlo in frigorifero. Le frattaglie rimaste nella pentola, le possiamo frullare e ottenere una crema di carciofi. A questo punto, utilizzerete la crema e il brodo ottenuti, come più vi pare; per esempio, possiamo far bollire del riso nel brodo, aggiungere a fine cottura la crema e ottenere anche fino a 4 piatti di “risotto” ai carciofi. Certo è una preparazione insolita, rispetto a quella prevista per i risotti, ma possiamo essere sicuri, che otterremo comunque, un risultato molto più che soddisfacente. Senza contare, che questo è solo un esempio, che gli usi possono essere molteplici e che ogni ricetta, può sempre essere arricchita a piacere. Questa, è un’altra dimostrazione, di come la cucina Vegana, sia davvero economica. Provate a fare il conto, di quanto vi sarà costato, quel “risotto” ai carciofi. Sarà sorprendente!

Fonte: Vegan Channel

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