Sono molte persone, che di ogni informazione ricercano la fonte; questo, perché vogliono valutarne l’attendibilità.
Ma che cosa rende attendibile una fonte?
Quali sono i parametri, con cui è possibile valutare la veridicità, di una notizia o di un’informazione?
In realtà è come muoversi all’interno di una jungla; ma, al contrario di come molti ancora credono e pensano, una certezza, oggi, per fortuna l’abbiamo: le fonti istituzionali, non sono MAI attendibili.
Questo, perché a causa dei grandi interessi e delle lotte di potere in cui sono coinvolte, mirano esclusivamente al mantenimento dello status quo, ostacolando la crescita, lo sviluppo e l’evoluzione del genere umano.
Quindi, a tutto ciò che leggiamo e apprendiamo, devono seguire approfondimenti, studi e verifiche personali, per avere un quadro completo delle varie situazioni, su cui poter ragionare.
Si chiama “pensiero critico” o “libero pensiero”, un qualcosa di cui ancora oggi si cerca di privare la gente, attraverso la dogmaticità delle istituzioni, alle quali bisogna credere ciecamente, senza mai verificare alcunché.
L’unico modo per verificare l’attendibilità di qualcosa è l’esperienza; solo dopo aver provato personalmente e constatato i risultati, allora possiamo reputarla verità, fino a prova contraria.
E’ proprio il “metodo scientifico”; la scienza non ha ego e non reputa mai niente “verità assoluta”.
Permette a chiunque di mettere in discussione le scoperte, ripetendo gli stessi esperimenti e confermandone o smentendone i risultati ottenuti.
Quindi, ogni cosa che al momento può essere verità, deve sempre essere intesa, “fino a prova contraria”, lasciando sempre la mente aperta al cambiamento, uscendo così, dalle chiusure mentali dei dogmi istituzionali.
La citazione delle fonti, all’interno di articoli, non è altro che un apprezzamento e una forma di rispetto, verso il lavoro di coloro, che hanno redatto e pubblicato per primi determinate informazioni, evitando così equivoci, che potrebbero portare a pensare che qualcun altro, se ne vorrebbe attribuire il merito.
Per quanto ci riguarda, chiunque si senta libero di diffondere e ripubblicare i nostri articoli.