A cura di Pasquale Kovacic – 10 Dicembre 2018
In questi giorni, sono stati pubblicati su “Cell Stem Cell”, la rivista scientifica che si occupa principalmente di ricerche sulle cellule staminali, i risultati di un nuovo interessante studio, sugli effetti del digiuno controllato.
La ricerca, mostra come cicli di digiuno prolungato, attivino le cellule staminali favorendo la rigenerazione del sistema immunitario, proteggendolo anche dai gravi danni causati dagli effetti collaterali della chemioterapia.
Lo studio è stato sostenuto dal National Institute of Aging, facente parte del National Institutes of Health (numeri di sovvenzione AG20642, AG025135, P01AG34906) e supportato dalla V Foundation e dal National Cancer Institute of the National Institutes of Health, che ne ha sovvenzionato la sperimentazione clinica (numero di sovvenzione P30CA014089).
In pratica, prolungati cicli di astensione dal cibo, quantificabili da un minimo di due a un massimo di quattro giorni alla volta, nel corso di un periodo di tempo di sei mesi, danno origine ad un meccanismo di rigenerazione cellulare, che vede morire le cellule immunitarie più vecchie e danneggiate e la generazione di nuove cellule sane.
Più tecnicamente, ciò che è stato scoperto dai ricercatori californiani è che lunghi periodi di digiuno controllato, abbassano significativamente i livelli di globuli bianchi nel sangue e ciò, tramite l’attivazione delle cellule staminali, favorisce la produzione di nuove cellule immunitarie, appunto globuli bianchi.
Scendendo ancora più nello specifico, il digiuno prolungato fa si che il corpo utilizzi depositi di glucosio, grassi e chetoni, attingendo anche ad una parte importante di globuli bianchi e riducendo così l’enzima PKA (protein-chinasi A) e abbassando i livelli di IGF-1, un ormone collegato all’invecchiamento, alla progressione dei tumori e quindi al rischio di cancro.
Anche il famoso epidemiologo e oncologo Franco Berrino, raccomanda a chi ha un tumore di non bere latte di mucca, in quanto assumere latticini è fortemente sconsigliato ai malati di cancro, proprio perchè stimolano la produzione dell’ormone IGF-1.
Questo meccanismo, secondo quanto sostenuto dalla ricerca, aiuta a combattere efficacemente ogni infiammazione del corpo, tra cui anche disturbi causati da malattie autoimmuni e interviene positivamente nella tolleranza alla chemioterapia, per persone con una vasta gamma di carenze del sistema immunitario.
Tale scoperta potrebbe essere particolarmente utile per tutti coloro che soffrono di problemi al sistema immunitario, come i malati di cancro sottoposti alla chemioterapia, ma anche gli anziani, che a causa dell’invecchiamento cellulare, presentano un sistema immunitario più debole e quindi meno efficace, nel combattere anche le malattie più comuni.
Edna M. Jones, docente di Gerontologia e di scienze biologiche alla USC School Davis e direttore del USC Longevity Institute, ha affermato: “Non potevamo prevedere che il digiuno prolungato avesse un effetto così notevole, nel promuovere la rigenerazione delle cellule staminali a base del sistema ematopoietico”.
Anche il Prof. Valter Longo, lo scienziato italiano che è tra i maggiori esperti mondiali sul digiuno, appena appresi i risultati della ricerca ha dichiarato:
“Quando viene privato del cibo, il sistema tenta di risparmiare energia, e una delle cose che può fare per risparmiare energia è quello di riciclare un sacco di cellule immunitarie che non sono necessarie, in particolare quelle che possono essere danneggiate. Ciò che abbiamo notato nel nostro lavoro di sperimentazione è che il numero di globuli bianchi scende con il digiuno prolungato. Poi, quando si riprende ad alimentarsi, le cellule del sangue tornano.”
Prosegue il Prof. Longo: “Spegnere il gene PKA è il passo chiave che induce le cellule staminali alla rigenerazione. E’ come dare l’ok alle cellule staminali per andare avanti e iniziare a proliferare per ricostruire l’intero sistema. E la buona notizia è che, durante il digiuno, il corpo si libera anche delle parti del sistema che potrebbero essere danneggiate o vecchie e delle parti inefficienti. Se si ha un sistema fortemente danneggiato da chemioterapia o invecchiamento, i cicli di digiuno possono generare letteralmente un nuovo sistema immunitario.”
Il Prof. Longo, tramite le sue ricerche e studi clinici, sta ora cercando di scoprire se questi effetti di rigenerazione cellulare, favoriti dal digiuno, possono funzionare, oltre che con il sistema immunitario, anche con altri sistemi e organi del corpo umano.
Fonte: Periodicodaily