L’origine del Moijto è cubana e sarebbe stato ideato dal barman Angelo Martínez, un cubano che gestiva il famoso bar “La Bodeguita del Medio” a L’Avana, instancabile preparatore di cocktails.
Il nome Mojito deriverebbe dalla parola voodoo “Mojo” che significa “Incantesimo”.
Gli ingredienti del Mojito sono: foglie di menta (da preferire Hierba Buena), rum bianco, zucchero, succo di lime e soda (o, in alternativa, acqua frizzante).
Viene servito freddo ed ha un gusto decisamente pungente dovuto alla combinazione della freschezza della menta e al gusto molto forte del rum.
Secondo alcuni la menta va pestata, in realtà per far fuoriuscire le essenze basta semplicemente premerla con il muddler.
Vi sono anche alcuni accorgimenti stagionali: per esempio il sapore del Mojito è diverso da stagione a stagione.
Infatti, in inverno può essere più amaro, mentre in estate è più gradevole, poiché la menta si presenta più matura e meno aspra.
Esiste anche una piccola variante, amata da Ernest Hemingway, che consiste nel mescolare due tipi di rum: il primo chiaro invecchiato da 1 a 3 anni ed il secondo ambrato invecchiato per un periodo che va dai 7 anni in su.
Si presenta con un gusto più pungente e un tasso alcolico maggiore.
Il Mojito era uno dei cocktail preferiti da Hernest Hemingway insieme al Daiquiri (“Mi mojito en La Bodeguita, mi daiquiri en El Floridita”).
Tratto dal Manuale IBA (International Bartenders Association) edizione 2011.