A differenza di altre preparazioni, nel caso del risotto, il soffritto con lo scalogno, deve essere eseguito con pochissimo olio.
Questo, perché quando andremo ad aggiungere il riso, lo dovremo fare tostare leggermente; se mettiamo troppo olio, il riso invece di tostare, friggerebbe.
Ciò, comprometterebbe la consistenza del riso, a cottura ultimata, nella pietanza finita.
Quindi, procederemo sminuzzando molto finemente lo scalogno e lo faremo imbiondire leggermente in un filo d’olio, piegando in avanti la casseruola o la padella, tenendole per i manici, per fare in modo che, anche se l’olio è poco, tutto lo scalogno ne sarà immerso.
Così facendo, si otterrà un soffritto omogeneo.
E’ il momento di scolare il riso, ma dobbiamo farlo recuperando il brodo.
Quindi, mettere uno scolapasta all’interno di una capiente ciotola, scolare il riso, riversare il brodo recuperato nella sua pentola e rimetterla sul fuoco.
Aggiungere quindi, il riso al soffritto di scalogno e farlo tostare per un paio di minuti, mescolando bene, per fare in modo, che tutti i chicchi si tostino in maniera omogenea.
Naturalmente, se useremo un riso integrale già precotto, tutto questo non sarà necessario; altro non faremo che aggiungerlo al soffritto di scalogno.
Procederemo poi con la sfumata di vino, che sarà bianco o rosso a seconda di ciò che prevede la ricetta in esecuzione.